Carcerato per quattro ore, Coney Island, Ny
08 - 06 - 2013

Questa avventura che mi è capitata circa tre anni fa a Coney Island va raccontata...

Ero con Cristina Brolli, si stava fotografando per il progetto "RimiNy" ( lo si può vedere nella sezione portfolio su questo sito)

Un lavoro apparentemente semplice, ma in realtà, piuttosto complesso per vari motivi.....

A New York era lei che mi fotografava, eravamo arrivati in tarda mattinata, ma ormai si era affiatati,  le idee erano abbastanza chiare, visto che eravamo verso la fine del lavoro, abbiamo avuto il tempo anche di fare il bagno, io, lei, si è stesa al sole leggendo un libro, poi un amburgher da Nathan's ( non si può andare a Coney Island senza passare dal più vecchio ristorante di hamburgers di Ny ) e Cristina ritorna a Manhattan.

Ho sempre amato quel posto, e non ci ero mai stato in estate, quindi ne ho approfittato per fare qualche foto per me

Allora, ero sulla passeggiata, e davanti a me c'era una bella ragazza con un Barboncino bianco dentro ad una borsa che teneva a tracolla, comincio a fotografare il cagnolino, e sinceramente non solo quello, ( praticamente aveva anche un gran bel culo ) lei si gira e sorride, quindi continuo a seguirla per qualche metro continuando a fotografare, all'improvviso si ferma un'auto della polizia, escono i due militari, e si dividono, uno viene da me, l'altro dalla ragazza, le chiedono se eravamo insieme, lei dice no, ti stava importunando? lei no, fotografava il cane… la lasciano andare, e vengono da me, ( e questa volta era il mio di culetto che si stringeva, visto che non parlo una parola di inglese ) mi chiedono perchè stavo fotografando, io rispondo che sono un fotografo, e sto facendo il mio lavoro, tu non puoi fotografare la gente, I want to see the photos!! Ecchecazzo dico io, e mi metto a fargli vedere le foto sul monitor della camera, le guardano parlano tra di loro, e poi uno mi dice, delete all photo, io, why? delete all photo!! x tre volte me lo dice! MI si gonfia la vena, anche perchè nella scheda avevo le foto che avevo fatto la mattina quando sono uscito di casa, dove sembrava di essere negli anni settanta, stavano girando un film, era tutto irreale, macchine favolose, decine di comparse vestite anni settanta, ed ero riuscito a fare le foto, quindi avrei perso anche quelle. ( il film poi era Men in black 3 )

Insomma dopo la quarta volta che me lo dice, la mia risposta non fu delle più felici...Io non deletto un cazzo!!!! Mi è venuta proprio dal Cuore! Al che mi prendono per un bracco e mi caricano in macchina!

Il tragitto è stato breve, ma la tensione no, confesso che cominciavo a preoccuparmi sul serio, non parlando la lingua, era tutto più complicato, mi portano in una saletta insieme ad altra gente che era in fermo, come me, delle facce poco belle, ma forse anche gli altri mi vedevano così, sembrava uno dei tantissimi film che abbiamo visto in tv o al cinema. La prima ora non è successe niente, poi si susseguirono diversi poliziotti a vedere le foto incriminate, la mia sensazione era che ad uno dei due che mi avevano portato dentro non interessasse più di tanto il mio problema, ma l'altro era proprio uno stronzo!

I miei ormai amici di stanza ogni tanto provavano a dirmi qualcosa, la mia risposta era sempre la stessa... I'm Italian, I don't speak English! Dicevo anche qualcos'altro in Italiano ma è meglio non scriverlo :)

Dopo circa quatto ore mi faccio forza, e mi avvicino al poliziotto tosto, (stronzo) e gli dico,,, i delete one photo! lui mi guarda e mi tocca la spalla indicandomi l'uscita, mi ero sottomesso al suo potere!!!

Mi è andata grassa, ci ho pensato tanto, la cosa strana è che non mi hanno chiesto neppure il Passaporto, ( che tra le altre cose non avevo dietro) gli avevo detto che avevo una casa a Nyc, e dato l'indirizzo, é stata solo autorità, potere!

Questa piccola avventura mi ha insegnato una cosa, che a volte nella vita ci vuole solo fortuna, non conta chi sei o quello che fai, poteva andarmi malissimo, e non avrei potuto farci niente.

Ps: Il giorno dopo mi è capitato di fotografare Al Pacino, mentre stavo andando ad Harlem in bici, mi sono fermato, e ho cambiato la scheda.. Altra cosa che ho impararo :)

Aspettando l'Architetta
06 - 06 - 2013

Spesso e volentieri agli appuntamenti arrivo prima, non mi piace far aspettare la gente, preferisco aspettare, che il contrario. ( tollero il quarto d'ora senza preavviso telefonico, poi di solito me ne vado )

Questa mattina ero a Rimini, marina centro, mi piace il mare di Rimini perchè non ha ostacoli, vedi fino all'infinito, non ci sono quei maledetti scogli!

Questa mattina è stata una di quelle volte che "di solito me ne vado" ma non mi è dispiaciuto, mi sono fatto un giretto sul cece, ho fatto qualche fotina, poi prima di tornare a casa sono passato dal centro a bermi un caffè, davanti alla foto di Paolo Ventura.

La telefonata poi è arrivata, ma ero già a casa.

Cinema Teatro Apollo Bellaria, non Harlem Ny
31 - 05 - 2013

Sinceramente non ricordavo fosse un Cinema, io lo ricordo come il cantiere nautico di Lugaresi, ci ho lavorato un'estate quarant'anni fa, e vederlo riaprire x tre giorni come Cinema mi sembra un sogno.

Io ero il bocia,  i lavori più umili erano tutti i miei, ma pulire le barche in fondo mi piaceva, anche perchè, mi aveva preso in simpatia un signore anziano di Bologna, mi dava delle mance da capogiro x quei giorni, a volte erano come lo stipendio mensile.

 C'era una cosa che dovevo sempre fare, lui arrivava con la sua Mercedes bianca, e mi consegnava una pistola che io dovevo nascondere nella sua barca, credo fosse un Generale in pensione di una qualche arma... comunque sia era simpatico e a volte mi portava anche in giro in barca, quando veniva giù con la nipote che aveva più o meno la mia età.

Altra cosa che ricordo è che mi facevo un gran culo a varare le barche, sulla sabbia con i carrelli di quei tempi, riportarle in cantiere era più facile con il verricello.

Allego il link del sito, dove si può vedere il progetto di questa bellissima cosa.  www.cinemateatroapollo.org

Fotoincontri.
27 - 05 - 2013

 Dalla propria casa si prova un immenso dolore quando succedono tragedie come terremoti e catastrofi naturali varie, ho vissuto in prima persona l'uragano Sandy a Ny, lo scorso Novembre, ma io ero un turista, non ho perso niente.....

Ieri a San Felice sul Panaro è rinato Fotoincontri, un festival di fotografia che era un punto di riferimento per noi fotografi, si è rivisto l'entusiasmo di una volta, era da tempo che non vedevo così tante macchine fotografiche appese al collo , molti sembravano mandriani, le avevano al fodero, come i revolver dei cowboy.

Direttore Artisico del fesival Settimio Benedusi, che ha messo insieme tanti nomi importanti della fotografia Italiana, San Felice Tappezzata di manifesti d'Autore,  erano appesi ovunque e quasi le rovine non si notavano, almeno x un paio di giorni la cittadina è tornata alla normalità.

Poi c'era anche il Teatro del grande  Mario Lasalandra, e centomila teleobiettivi puntati sugli Attori.

 

Posto questa foto fatta da Chico de Luigi, sono con Luca Monelli, colonna portante di Fotoincontri.

 

woody Allen?
29 - 04 - 2013

Ci sono foto alle quali ci si affeziona, questa è una che amo molto, l'ho scattata a Toronto nel 1993, ed è contenuta nel mio primo libro "we are open".

Il mio primo vero progetto.... Foto ambientate tutte nell'ora di pausa pranzo, mi prometto sempre di scansionare i negativi del lavoro e postarle sul sito, ma c'è sempre qualcosa che arriva prima....

Una piazza con quattro grandi sculture a forma di sedia, era intrigante, ma non si sedeva nessuno, qualche bambino che tentava di arrampicarsi, ma niente di che... dopo circa una mezzoretta decido di mangiare qualcosa, c'era uno di quei baracchini che vendono hot dog, ne ordino due, mi siedo su di una panchina nella piazza, dopo essermi tolto di dosso i dieci chili di obbiettivi che ci si portava dietro un tempo, e mi godo i due mattoncini a forma di hot dog.... Mi alzo x prendere un'altra birretta, e mi vedo questo omino seduto così come lo si vede in foto, arrivato dal nulla, mi alzo di corsa per paura che scendesse e scatto una foto! Solo questa ho scattato, non so perchè, mi avevano insegnato che quando ti capita davanti una buona situazione la devi sfruttare al massimo, ma scattai solo questa!

 la sedia grande, o l'uomo piccolo rimasero fermi senza muoversi.

Non ho mai pensato di dare un titolo a questa immagine, molti mi chiedono, ma chi è woody Allen?

Chissà, forse era lui....

 

la oTo.
28 - 04 - 2013

Oggi x la prima volta la oTo è uscita a fare un giro fuori Bellaria, è andata a trovare gli amici di Savignano che gli hanno fatto tante Polaroid, poi è tornata a Bellaria e si è fatta un giro sul Viale dei Platani, dove cèra l'isola dei motori... anche a Bellaria gli hanno fatto tante foto, e i bambini si sono divertiti a giocare con il tablet che lei si porta appresso, ora è tornata a riposare in galleria, mi piace la oTo perchè fa sorridere chi la guarda, e fa divertire i bambini.

Ah l’America……
28 - 03 - 2013

 

L’altra sera non ricordo in quale occasione e neanche con chi ( il ginko biloba ancora non fa effetto J ) stavo discutendo su quello che poteva darti un viaggio prima che arrivasse internet, scelgo questa foto anche se già postata più volte perché è abbastanza significativa rispetto alle teorie che appunto erano parte della discussione.

A parte il fatto che riguardarsi in una foto del 1985 fa sempre una certa tenerezza, se poi accanto hai la persona che è diventata tua moglie ( povera) lo è ancora di più.

Come si può intuire, facevo le foto con la kodak instamatic, allora rivale della più blasonata Polaroid, usavo questa camera perché era più performante rispetto a quello che a me serviva, avevo bisogno che la foto fatta al turista di turno fosse subito pronta da tagliare e mettere nello specchietto, portachiavi o spilla, la kodak si separava dall’emulsione, quindi quando la schiacciavo nella macchina non faceva il nero, con la Polaroid dovevo farli ripassare x ritirala.

Poi forse in quell’anno o in quello successivo, non ricordo bene, la Polaroid vinse la causa con la Kodak, quindi ritirarono tutte le pellicole dal mercato, e fu un grande problema x la mia attività, anche se sinceramente quell’estate mi feci tutti i negozi stagionali che avevano rimasto pellicole Kodak portandole via a meno di metà prezzo.

Tutto questo x dire… ah si, il viaggio, questa attività che mi sono “inventato” nel 1980, l’ho praticamente vista nel primo viaggio che feci a Londra con una Citroen due cavalli, esperienza unica, mai più fatto una cosa del genere, un giorno mi piacerebbe raccontarla…..

Comunque, quello che sostenevo nella discussione era più o meno questo, io non ho visto in un qualunque negozio di Londra fare spille con la Polaroid ai passanti, ho visto in un negozio dove ti vestivano con dei costumi d’epoca, ti scattavano la foto istantanea e te la portavi a casa subito.

Invece le spillette le vidi a Carnaby street, tornato a casa misi insieme le due cose e fu la mia piccola fortuna x 6 anni.

Ho campato sei anni con questa novità, se l’avessi vista oggi, domani l’avrebbero fatta in cento.

Anche se preso per il verso giusto il web è meraviglioso, oggi abbiamo un bombardamento di informazioni che fa paura, anche io naturalmente mi sono adeguato, ma è troppo, non riesci più a capire cosa è vero, cosa è finto, anche se può sembrare, non sono un nostalgico, voleva essere solo una piccola considerazione.

Ah l’America……

 

il giornalista.
06 - 03 - 2013

avevo 12 anni, e lavoravo già , facevo lo strillone al mare portando il quotidiano sotto l’ombrellone ai turisti, il giornale costava 50 lire, un giorno i miei colleghi mi rubarono tutti i giornali che tenevo in una cabina del bagno Moreno, loro erano più grandi di me, il problema era che li avrei dovuti pagare io alla Livia, la mia padrona, una volta si chiamava padrona, ( ma forse anche adesso) si parlava di cifre enormi, considerato che erano un centinaio di copie al giorno, avrei dovuto sborsare 5000 lire.

Allora mi venne un’idea, andai al pubblivox e feci fare un annuncio sperando che i miei “amici” mi avessero riportato i giornali, ma non fu così, probabilmente se li erano venduti.

Finito il giro con quei pochi che mi erano rimasti, ritornai dal mio amico Moreno che mi venne incontro con un sorriso a 36 denti, forse anche di più… e mi diede una busta, la aprii e dentro c’erano circa 20mila lire, i bagnanti avevano fatto una colletta, l’idea aveva funzionato, ma la cosa più gustosa avvenne i giorni successivi, ero diventato il Giornalista che vendeva di più, e mi diedero anche la divisa nuova del Corriere della Sera, ero il più Ganzo di tutti.

Mi fai una foto per la mia mamma.
08 - 02 - 2013

 Ero a Rovereto (TN) qualche anno fa, stavo facendo foto al parco, mi si avvicina questo signore Rumeno e mi chiede se per favore gli faccio una foto da mandare a sua madre che è da molto tempo che non vede.

 In quel periodo faceva il muratore, e mostra orgoglioso una foto di una palazzina che ha contribuito a costruire.

 

Alberi.
02 - 02 - 2013

Non esiste nulla più bello di un'albero! Anzi si, due alberi.

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