cosa cerchi, il mare?
II mare c’è, ma sembra che sia solo l’autore a vederlo.
Il paesaggio e l’umanità intorno rimangono impassibili.
Un mare che si intuisce dalle dune improvvise e invadenti, che non si mostra , quasi a non volere rivelare la propria intimità.
Un mare fortemente cercato e trovato nei luoghi più improbabili eppure mai inopportuno, a volte protettivo. Mario Schifano sintetizzava la sua ricerca in un’opera del 1965, “Il mare approssimativamente”, una grande carta intelata dove due orizzonti si delineano semplicemente nella divisione dei pannelli e il mare viene suggerito dalla scritta che ricalca una forma di onda.
Anche in questo caso il mare non c’è, non è necessario mostrarlo, eppure ne abbiamo consapevolezza; così come in queste fotografie dove le due componenti si sfiorano e convivono in una realtà che si offre a molteplici chiavi di lettura, ricondotte nella loro essenzialità ad un immaginario privato, intimo, eppure rivelatore di intuizioni collettive, visioni leggere, quasi impercettibili, il mare, approssimativamente.
Danilo Montanari
The sea, approximately
The sea is there, but it seems that only the artist sees it.
The surrounding landscape and humanity remain impassive.
A sea which is intuited from the unexpected and invasive dunes, which does not show itself, almost as if it does not want to reveal its intimacy.
A sea keenly sought and found in the most improbable places yet never awkward, sometimes protective. Mario Schifano summarised his research in a 1965 work, “The sea approximately”, a great canvas paper where two horizons are simply delineated in the division of the panels and the sea is suggested by the writing which traces a wave form.
Also in this case the sea is not there, it isn't necessary to show it, yet we are aware of it; just as in these photographs where the two components brush against one another and coexist in a reality that offers multiple interpretive keys, brought back in their essentiality to a private imagination, intimate yet a revealer of